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Capracotta nella letteratura del 2024

  • Immagine del redattore: Letteratura Capracottese
    Letteratura Capracottese
  • 23 dic 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

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È stato un anno obiettivamente deludente il 2024, se guardato dal punto di vista dei volumi che menzionano Capracotta. Ho riscontrato molti libri pubblicati localmente, saggi scientifici o di letteratura per l'infanzia. Ma, ahimé, nessun gran romanzo. Tuttavia, passiamo ad una veloce disamina.

Il libro più importante è stato probabilmente quello di Nancy Furstinger, autrice di quasi 100 libri, che ha dato alle stampe «L'incredibile libro di fatti esorbitanti per bambini». A proposito degli agenti atmosferici, l'autrice ha realizzato una vignetta riguardante l'«extreme snowfall in Capracotta, Italy, buried the village with 100.8 inches of snow in roughly eihteen hours». Tuttavia, a livello italiano, la massima menzione è stata quella di Andrea Covotta, importante giornalista nonché responsabile della struttura Rai Quirinale, il quale però commette un imperdonabile errore nel parlare una volta ancora del delitto Montesi, poiché tira in ballo Capracotta al posto di Capocotta. Va decisamente meglio con Manuel Sarno, che nel suo "Il marchese di Popogna" fa una battuta sul fantasioso «Tribunale di Capracotta».

Nel novero della piccola letteratura, abbiamo il romanzo d'esordio di Luigi Alberto Cutrone, "L'aquila di Aquilonia", in cui viene descritta la Tavola Osca di Capracotta. La stessa lamina, in termini decisamente più scientifici, è invece oggetto di studio nel gran bel saggio di Olivia Menozzi sull'ibridazione culturale avvenuta al tempo della penetrazione romana nel Sannio. Sempre in termini di studi, abbiamo l'ottimo lavoro di Matteo Nucci su Ernest Hemingway, nel quale l'autore, a proposito dell'ormai celebre dialogo tra il prete di Capracotta e Frederic Henry, pone l'accento su «come il cappellano che odia la guerra [...] lo confida al protagonista ferito e infine gli confessa di desiderare soltanto la sua terra. Ossia il ritorno a casa».

Altri due romanzi chiudono la carrellata letteraria del 2024. Il primo è firmato dalla giovane Maria Teresa Montuori, che nel gradevole "Quattro vite" racconta diverse scene ambientate a Capracotta, tra le sue nevi, oppure nelle immediate vicinanze, come l'osservatorio astronomico "Leopoldo Del Re" di San Pietro Avellana. L'altro è "Gustavo" di Renzo Ardiccioni, italiano trapiantato in Francia, che in questa riedizione del romanzo "Ippocampo", una volta ancora cita Capracotta per via del suo nome buffo e altisonante.

Con un 2024 tanto avaro, speriamo in un 2025 ricco di menzioni di grande letteratura...


Francesco Mendozzi

Bibliografia di riferimento:

  • R. Ardiccioni, Gustavo, L'Écharpe d'Iris, Franqueville-Saint-Pierre 2024;

  • A. Covotta, Politica e pensiero. Storie e personaggi dei partiti del Novecento, Marcianum Press, Venezia 2024;

  • L. A. Cutrone, L'aquila di Aquilonia, Vertigo, Roma 2024;

  • N. Furstinger, The Incredible Book of Outrageous Facts for Kids, Simon & Schuster, New York 2024;

  • R. M. Longo, Itinerari Italiani: a Visual Information Campaign to Reclaim Italian Regionalisms and Remap US-Italian Economic Interdependence under the Marshall Plan, in L. Česálková et al. (a cura di), Non-Fiction Cinema in Postwar Europe. Visual Culture and the Reconstruction of Public Space, Amsterdam Univiersity Press, Amsterdam 2024;

  • O. Menozzi, From Safin to Roman. Cultural Change and Hybridization in Central Adriatic Italy, Archaeopress, Oxford 2024;

  • M. T. Montuori, Quattro vite, Albatros, Roma 2024;

  • M. Nucci, Sognava i leoni. L'eroismo fragile di Ernest Hemingway, HarperCollins, Milano 2024;

  • M. Sarno, Il marchese di Popogna e altre storie, Le Lucerne, Milano 2024.

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