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Capracotta nella Treccani



Comune della provincia di Campobasso (43.32 kmq.). Il capoluogo è una grossa borgata situata in zona montana e boscosa, a 1.421 m.s.m. È quindi uno dei centri abitati più alti della penisola, noto come stazione climatica estiva. L'abitato vanta bei palazzi e alberghi. Si coltivano grano, orzo, patate, legumi. Tra i boschi si aprono prati naturali e artificiali per le greggi ovine e bovine, che danno ricercati prodotti, e frequenti carboniere che formano una delle principali industrie. In paese le donne sono occupate nella filatura e tessitura di lane.

Per l'altitudine, per la magrezza del suolo, per l'emigrazione permanente, Capracotta non è stata mai molto popolosa: nel 1800 aveva appena 1.170 abitanti; dopo un secolo erano 2.850 e nel 1921, 3.072, di cui 2.812 nel centro. Notevole l'emigrazione temporanea. Capracotta è unita da automobili alla stazione di S. Pietro Avellana (km. 12) sulla Sulmona-Isernia.


Paolo De Grazia

 

Fonte: Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti, libro VIII, Treccani, Roma 1930.

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