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L'elicottero inviato a Capracotta costretto a un atterraggio di fortuna



Pescara, 5 febbraio.

Le enormi masse di ghiaccio che la neve va da giorni accumulando nelle provincie abruzzesi, si può dire che hanno cancellato nella regione ogni rilievo trasformando l'Abruzzo e il Molise in sconfinati campi di sci, senza più alberi di media altezza. In questo eccezionale spettacolo della natura si inserisce tuttavia un quadro drammatico e doloroso quanto la situazione delle centinaia di comuni isolati dalla neve, ed è l'indescrivibile miseria che attanaglia migliaia e migliaia di famiglie, aggravata dall'eccezionale protrarsi del maltempo.

Oggi a Pescara mille disoccupati, pescatori che sono costretti alla inattività per i fortunali che infuriano sulle coste, donne, bambini, si sono raccolti di fronte alla sede della Prefettura per chiedere che vengano al più presto adottati provvedimenti di emergenza e inviati soccorsi. Commissioni guidate dai rappresentanti della C.G.I.L. si sono recate dalle autorità prospettando il grave problema dei tuguri e delle case pericolanti in cui sono costrette a vivere centinaia di famiglie, subendo in tutta la loro asprezza i rigori dell'eccezionale inverno, e chiedendo sussidi straodinari per i senza lavoro.

Altre manifestazioni di disoccupati si sono svolte a Popoli, Caramanico, Bussi. Da Villa Celiera, un paese bloccato da vari giorni dalla neve, tre disoccupati sono riusciti a recarsi a Penne, percorrendo molti chilometri a piedi tra enormi difficoltà, per trasmettere da questo comune un messaggio alle autorità provinciali sulla grave situazione dei senza lavoro di Villa Celiera: alla richiesta di qualche sussidio da parte dei disoccupati, infatti, il sindaco di Villa ha allargato le braccia rispondendo che non dispone di alcun fondo.

Altrettanto drammatiche sono le notizie che pervengono nel capoluogo sulla situazione determinata dal maltempo nelle varie provincie.

In provincia di Pescara, la situazione mentre tente a migliorare in prossimità della costa, si mantiene precaria nelle zone interne dove cinque comuni sono tuttora isolati. A Salle-Caramanico e S. Eufemia a Maiella mancano farina, olio, zucchero e scarseggiano i medicinali. A Pesco Sansonesco, isolato e privo di rifornimenti alimentari, si sono verificati diversi casi di morbillo, e il medico non può recarsi ad assistere gli ammalati per l'impraticabilità delle strade sepolte sotto circa due metri di neve. Si sono verificati crolli, tra cui quello della volta della chiesa; altre case sono pericolanti.

In provincia di Chieti i comuni bloccati sono 45. L'opera degli spalatori è stata paralizzata dalla nuova fittissima nevicata di ieri. Nel capoluogo è crollato il tetto di un'abitazione, e quattro case sono state sgomberate per misura prudenziale.

A 5 km. da Casa Canditella, una pattuglia di P. S. si imbatteva in una slitta rudimentale che trasportava la sedicenne Ilda Serafini, colpita da appendicite acuta. Gli agenti la caricavano sulla propria jeep e la trasportavano a una clinica di Chieti dove poteva essere felicemente operata.

A Orsogna, isolata da cinque giorni, alcuni malati gravi non possono essere trasportati all'ospedale. Nella zona mancano medicinali e viveri.

Un'altra abbondante nevicata è caduta questa notte sulla Marsica. I lupi si sono spinti fino ad Avezzano: uno è stato ucciso in via Don Minzoni, altri due sono stati messi in fuga alla periferia della città; un altro lupo è stato ucciso ad Arielli-Stazione, dopo che aveva sbranato un cane. Ogni traffico tra Avezzano e Roma, Pescara, Sora, Napoli e L'Aquila è tuttora interrotto. Ad Aquila nevica copiosamente.

Dopo gli appelli del sindaco di Ateleta è giunto questa notte a Castel di Sangro un vigile, Ippolito Di Girolamo, il quale accompagnato da due carabinieri, ha compiuto una marcia di 17 km. nella neve, durata 10 ore, e ha potuto raggiungere Ateleta recando una cassetta di medicinali per i malati gravi.

In provincia di Teramo i paesi isolati sono saliti a 100. Branchi di lupi si avventurano fino ai centri abitati: uno è stato ucciso nei pressi di Bisenti. A Cellino Attanasio, la gestante Carmela Marinucci è stata portata su una slitta di fortuna in una clinica di Roseto.

Anche nel Molise la neve continua a fioccare senza interruzione. A Capracotta il ghiaccio ha uno spessore di 5 metri e 20 cm. Il paese è isolato da oltre un mese e scarseggiano i viveri e gli antibiotici. La situazione sta diventando davvero grave. Trecento operai hanno preparato una pista di atterraggio per l'elicottero inviato da Roma ma l'aereo non è giunto, perché rimasto bloccato a Campobasso in seguito a un incidente. L'aereo è rimasto fortemente avariato essendo caduto nella neve nel tentativo di effettuare un atterraggio di fortuna effettuato mentre si recava a prelevare una partoriente.

A Staffoli, cinque persone sono rimaste bloccate in un cascinale ed una jeep è partita nella speranza di poterle liberare. A Montelongo è crollata la volta della chiesa di San Rocco, senza conseguenze per le persone. A Montenero di Bisaccia, una frana minaccia l'intero abitato.

 

Fonte: L'elicottero inviato a Capracotta costretto a un atterraggio di fortuna, in «L'Unità», XXXI:37, Roma, 6 febbraio 1954.

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