
Le società di mutuo soccorso hanno rivestito un ruolo importante nella storia nazionale, soprattutto a cavallo del processo unitario. Esse, infatti, cominciarono a veder riconosciuto il proprio status soltanto nella seconda metà del XIX secolo, quando la libertà di riunione venne finalmente riconosciuta dallo Statuto Albertino nel 1848, favorendo lo sviluppo dell'associazionismo.
Si trattava, per usare le parole dell'epoca, di «una forma di associazione volta al bene», nata quindi dalla fratellanza tra i lavoratori, senza che questo rapporto avesse necessariamente i caratteri di una lotta politica. Il mutualismo, insomma, fu la risposta civica alle carenze di un Welfare State che proprio in quegli anni si andava delineando in Europa, un continente alle prese col fenomeno dell'industrializzazione e della relativa urbanizzazione. Le società di mutuo soccorso, dunque, aiutarono i lavoratori a munirsi di un primo, rudimentale, apparato di difesa nei confronti di eventi negativi quali incidenti sul lavoro, malattie, lutti o perdita del posto di lavoro.
Lo scopo principale, elevatissimo, del mutuo soccorso era quello della fratellanza operaia: a differenza della tradizionale beneficienza, con cui i ceti abbienti si occupavano di tanto in tanto dei più poveri, il principio mutualistico prevedeva di «organizzarsi da soli per eventuali problemi famigliari».
E, a differenza di quella attuale, la Capracotta dell'Ottocento era davvero all'avanguardia in termini sociali, economici e culturali, attenta a che tutte le classi sociali potessero usufruire dei vantaggi dello stato sociale. Fu così che nacque qui la prima società molisana di mutuo soccorso: quella dei Pastori, venuta alla luce l'8 settembre 1874 e riconosciuta giuridicamente il 2 novembre 1891. Tre anni dopo, il 20 luglio 1877, sorse la Società di Mutuo soccorso degli Artigiani, riconosciuta il 28 marzo 1896 (a cui ho dedicato un articolo) ed infine fu la volta della Società di Mutuo soccorso dei Vetturali, nata per ultima, nel 1881, ma riconosciuta giuridicamente per prima, con decreto reale del 12 maggio 1891. Quella dei vetturini rimarrà nell'immaginario comune quale Società Operaia.
Tuttavia, imbeccato dall'ing. Giuseppe Sammarone, è venuta alla ribalta una quarta, misconosciuta, associazione mutualistica, nata a Capracotta nel 1886: quella dei Domestici. Si pensi che, al 1° gennaio 1895, questa contava 57 iscritti, 15 in più della Società dei Vetturali e circa la metà degli Artigiani. Tra gli scopi sociali, aveva quello di erogare «pensioni o sussidi continuativi ai soci vecchi, inabili al lavoro, affetti da malattia cronica, alle vedove ed orfani dei soci»; inoltre assicurava l'associato «per spese funerarie» e consentiva pure il prestito ai soci. Le spese funerarie, ad esempio, non erano inizialmente previste dallo statuto della Società dei Pastori, così come non lo era la pensione di reversibilità in quella dei Vetturali.
A scorrere gli elenchi delle società mutualistiche italiane, si scoprono così due cose. Innanzitutto che, unica in Italia, soltanto Capracotta ebbe una Società dei Pastori; poi, che soltanto tre grandi città (Milano, Mantova e Udine) ed una cittadina (Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca) poterono contare su una società dei domestici, il che lascia intuire come l'ambiente socio-economico di Capracotta dovesse essere particolarmente vivace.
La Società di Mutuo soccorso dei Domestici, insomma, fu un'istituzione moderna ed illuminata, anche se godette di vita relativamente breve, giacché l'ultima apparizione è del 1908, quando Giambattista Magrini la menzionò nel suo dizionario su "La nuova Italia". La sua storia ufficiale, insomma, è racchiusa tra il 1886 e il 1908: poco più di vent'anni in cui i domestici dei notabili e dei primi hotel di Capracotta decisero di associarsi per difendere la categoria dagli eventi avversi.
Francesco Mendozzi
Bibliografia di riferimento:
P. Maestri, L'Italia economica del 1868, Firenze, Civelli 1868;
G. B. Magrini et al., La nuova Italia. Dizionario amministrativo, statistico, industriale, commerciale dei comuni del Regno e dei principali paesi d'Italia oltre confine e colonie, illustrati nei ricordi storici e nelle bellezze naturali ed artistiche, vol. I, Vallardi, Milano 1908;
F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. I, Youcanprint, Tricase 2016;
Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Elenco delle società di mutuo soccorso, Ed. Italiana, Roma 1898;
E. Morpurgo, Il proletariato e le società di mutuo soccorso, Bianchi, Padova 1859.