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Relazione sulla gita sociale a Larino

  • Immagine del redattore: Letteratura Capracottese
    Letteratura Capracottese
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Larino Capracotta
Foto di gruppo a Larino, anche se manca più di qualcuno!

Sabato 13 dicembre abbiamo chiuso col botto questo 2025 all'insegna dei viaggi culturali. Nonostante l'idea di organizzare un terzo viaggio non fosse stata preventivata, abbiamo portato circa 50 capracottesi in gita a Larino, cittadina meravigliosa da visitare in lungo e in largo, ricca di una grande storia che attraversa 7.000 anni di storia.

L'obiettivo della gita sociale, infatti, era semplicemente quello di ammirare e confrontare una statua dell'Immacolata Concezione posizionata nella Chiesa di S. Francesco. L'autore di quell'opera lignea è infatti Giacomo Colombo, di cui a Capracotta conserviamo una stupenda Visitazione, nonostante la si tenti di attribuire ad altro artista. Questa missione, però, ci ha dato modo di visitare anche le rovine dell'anfiteatro dell'antica Larinum, unico anfiteatro romano in Molise (se si eccettua il Verlascio di Venafro), la Cattedrale di S. Pardo, splendido esempio di connubio architettonico romanico e gotico, e il Palazzo ducale con la sua collezione di reperti della più antica Larinor. Assieme alla preparatissima guida Lorenzo Di Maria, abbiamo scoperto una Larino splendida, "obliqua", nonostante sia stata nascosta sotto il velo dell'abbandono da una politica locale e regionale miope e superficiale.

La parte eminentemente culturale del nostro viaggio ha lasciato spazio, in serata, alla sorpresa delle luminarie cittadine, che negli ultimi anni hanno portato Larino alla ribalta nazionale: centinaia di stand gastronomici, giochi di luce e di fuoco, migliaia di visitatori da ogni dove, e poi giostre, giochi e mille altre attività che, in un caleidoscopio di colori, ci hanno riempito gli occhi di gioia e spensieratezza.

Persino il pranzo, consumato presso la dimora rurale Fonteolivi, è stato di altissima qualità ed abbondante. Grazie, infine, all'ing. Giuseppe Sammarone che, assieme alla sua famiglia, ci ha guidati in un itinerario tra storia e appartenenza. Anche stavolta, insomma, spero che la nostra Associazione abbia dato il suo contributo nella costruzione di una maggiore identità capracottese.



Resta inteso che il prossimo viaggio, come anticipato a tutti, è previsto per l'11 aprile 2026 e si svolgerà probabilmente nel Gargano.


Francesco Mendozzi

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