Quante volte abbiamo trascorso una serata estiva all'aria aperta? Quante volte ci siamo fermati, da soli o in compagnia, a contemplare quelle piccole lucine tremolanti che hanno fatto sognare e incuriosire donne e uomini di ogni epoca? Quante volte, volgendo lo sguardo verso l'alto, abbiamo passato ore e ore in attesa di vedere una "stella cadente" per poter esprimere un desidero? E quante volte abbiamo desiderato sapere qualcosa in più di questi abitanti luminosi che ci accompagnano nelle notti, giorno dopo giorno?
Bene, in Molise si può! Perché oltre a tre grandi osservatori astronomici (Castelmauro, Capracotta e San Pietro Avellana) c'è chi, in estate, organizza eventi notturni alla scoperta non solo di nozioni tecniche e scientifiche ma anche di tutti quei miti e leggende che narrano di stelle, pianeti e costellazioni. È così che appassionati del settore, condividendo il sentimento degli amanti del cielo notturno, hanno ideato le "serate sotto le stelle" e le "serate (g)astronomiche"; occasioni che legano la conoscenza di un luogo, che sia un paese o un determinato sito, la degustazione di prodotti tipici e la scoperta delle costellazioni e delle tante storie a esse associate. Ed ecco che scopriamo che il Grande Carro e l'Orsa Maggiore non sono proprio la stessa cosa, dietro queste costellazioni ci sono leggende che vanno dagli antichi Greci (con una delle tante storie riguardanti Zeus) ai Romani, e impariamo anche che la Stella Polare, facente parte dell'Orsa Minore o del Piccolo Carro, la possiamo trovare partendo da un'altra costellazione. Raccontiamo, inoltre, di molte costellazioni che hanno storie e leggende intrecciate tra di loro, come quella riguardante Cassiopea, Cefeo, Andromeda, Perseo, Pegaso e la Balena.
E poi, ancora, delle stelle cadenti (che non sono in realtà vere stelle) e dei pianeti, della nostra Luna fino a Giove e Saturno. E non si osserva Venere ma se ne parla soltanto perché, in realtà, è un "pianeta diurno", che si può ammirare solo all'alba e al tramonto; tant'è che nel Medioevo lo si indicava con due nomi differenti, immaginando che fossero due pianeti diversi: Lucifero quello dell'alba e Vespro quello del tramonto. Come detto, però, non ci sono solo le stelle; sì, perché in molte delle nostre serate, prima di alzare gli occhi al cielo ceniamo tutti insieme, approfittando di qualche agriturismo o ristorante della zona per degustare deliziosi prodotti tipici. A seguire, poi, andiamo alla scoperta di qualche sito particolare, spesso sconosciuto ai più, dove raccontiamo storie affascinanti, in modo da riservare una parte della serata alle curiosità legate alla cultura di un territorio, oltre che alla sua gastronomia.
Questa parte è importante e doverosa, non solo perché ci teniamo enormemente a far conoscere e valorizzare il Molise ma anche perché tanti siti, soprattutto archeologici, hanno riferimenti stretti con la mitologia, tanto greca quanto romana. Non dimentichiamo infatti che noi molisani siamo stati prima Sanniti (con notevoli scambi con la Grecia), poi abbiamo vissuto la dominazione romana. Tutti i miti narrati durante le serate e tutte le divinità menzionate, dunque, sono strettamente legati alla religione e alle credenze dei nostri avi. Quello dell'astronomia è un "mondo" ricco di misteri, curiosità e incanto, un mondo che possiamo sentire più vicino grazie all'aiuto di specialisti del settore che ci aprono le porte dei luoghi dove si possono fare le osservazioni celesti più belle ed emozionanti.
Uno dei luoghi più interessanti d'Italia da questo punto di vista è sicuramente Monte Mauro, nel piccolo comune di Castelmauro dove, nel 2007, è stato realizzato l'osservatorio astronomico Giovanni Boccardi. Lo potremmo definire un sito "prescelto", dato che ha livelli di inquinamento luminoso e di polveri sottili tra i più bassi della nostra penisola; ciò significa che è uno migliori dove poter scrutare l'infinito spazio che ci circonda. Per queste particolari e privilegiate caratteristiche, è stata prevista qui l'installazione del prototipo del telescopio più grande del mondo: il telescopio NGGT. Una tecnologia ultramoderna in grado di arricchire di valore il paesaggio circostante e capace di produrre energia che «può essere immessa in rete o ceduta» come afferma il suo inventore, il professore Dario Mancini.
Un progetto che porta l'Italia a essere uno dei Paesi più all'avanguardia nella ricerca astronomica. Mentre attendiamo di poter ammirare il cielo stellato con il telescopio più potente del mondo, suggeriamo di prendere parte alle visite guidate e ai laboratori che si organizzano su prenotazione proprio presso l'osservatorio. Questi regalano a tutti l'attraente opportunità di osservare gli spettacoli celesti in tutta la loro bellezza: ammirare gli enormi crateri lunari, la suggestiva corsa di una cometa, le atmosfere dei pianeti, affascinanti nebulose e tanti altri spettacoli astrali. In questo modo si possono condividere le stesse intense emozioni del grande scienziato greco Tolomeo, che disse: «Se osservo le orbite circolari degli astri io non tocco più la terra con i piedi, e sono vicino a Zeus e mi nutro a piacere con ambrosia, la bevanda degli dei».
Fonte: https://molise.guideslow.it/, 6 agosto 2021.
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