Un ricordo di Alessandro De Renzis
- Letteratura Capracottese
- 6 giorni fa
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Un anno fa perdevamo Alessandro De Renzis, magistrato di alto profilo, un giurista che, nel corso dei decenni, è diventato una pietra miliare nel campo del diritto condominiale, tanto che i suoi manuali hanno oggettivamente fatto letteratura.
Ringraziamo con tutta la nostra gratitudine Letteratura Capracottese APS per questo omaggio al nostro caro papà. Naturalmente il ringraziamento proviene anche da mamma che è molto commossa.
Sono date importanti quelle che scandiscono alcune tappe della vita: lasciare andare chi si è tanto amato è straziante ma il ricordo mantiene vive le persone nel cuore di chi le ha amate e nel cuore di chi le ha conosciute.
Papà era tanto legato a Capracotta sino a custodire, nel suo cuore e nella sua mente, tutto ciò che aveva appreso da un popolo e da una cultura intessuta di semplicità e di autenticità.
Da lui abbiamo appreso il vero progressismo che si condensa in una sola frase: amare l’uomo e rispettarne la sua autenticità.
Da lui abbiamo appreso il desiderio di essere rispettosi dell’ambiente: da piccoli ci portava a Prato Gentile per "raccogliere le cartacce" come diceva Lui. Noi eravamo un po' riluttanti e credevamo anche che fosse ingiusto “raccogliere le cartacce” gettate da altri su un prato meraviglioso.
Ma quale insegnamento si racchiude dentro a questo semplice gesto?
Papà ci ha insegnato, a modo suo, la responsabilità di tutti verso tutti. Uno dei capisaldi della dottrina sociale della Chiesa, ci ha insegnato che nessuno è estraneo al destino dell’altro.
Ed ancora, come non ricordare le Sue spiegazioni sul ritrovamento delle cose smarrite!
Da piccola trovai un soldino per la strada; eravamo io e lui, avevo più o meno cinque anni e ricordo con precisione la sua spiegazione degli articoli del codice civile sul ritrovamento delle cose smarrite. La procedura che Lui minuziosamente mi spiegò fu utile per farmi capire che non ci si appropria di ciò che non ci appartiene. Lezioni di diritto privato per impartire il senso civico!
È questo il senso della parola EDUCARE.
Noi siamo grati di ciò che abbiamo ricevuto e speriamo anche di avere dato, ma desideriamo condividere con Voi questo ricordo perché Papà così avrebbe desiderato.
La Sua Capracotta e la Sua gente la portava nel cuore tanto che, in fin di vita, ha voluto che io scrivessi per suo conto degli appunti su Francesco Di Lullo, figlio di Albino e di Lucia Ianiro, nato a Capracotta il 24 luglio del 1921. In quegli ultimi giorni della Sua vita, Papà voleva rileggere, quasi con una ostinazione insensata, le lettere di quel frate cappuccino molto legato alla Sua famiglia.
È stato un modo per rinsaldare i legami con la Sua Terra e per resistere alla sofferenza di un male che ti sta portando via.
Non è possibile elencare tutto ciò che un padre insegna ai propri figli ma è possibile custodire il ricordo di ciò che un Padre ha lasciato come germe di vita alla moglie, ai figli, agli amici, al suo Paese.
Ecco perché Vi ringraziamo di questo prezioso dono che ci avete fatto.
Maria Luisa De Renzis
(a nome di Michela, Enrico, Maria, Luca, Alessandro e Ludovica)